Sabato il padre di Gigi e Bella Hadid, Mohamed, ha pubblicato un’infografica su Instagram, paragonando il governo israeliano ai nazisti.
Nel post poi cancellato, l’imprenditore immobiliare palestinese ha aggiunto i suoi due centesimi nella didascalia, scrivendo: “… Entrambi [Nazis and Israel] hanno aggiunto ed etichettato le vittime come terroristi… indipendentemente dalla loro tranquillità o da altre attività. Alcuni palestinesi e alcuni ebrei hanno persino cambiato nome”.
L’infografica, il cui creatore è sconosciuto, includeva un confronto fianco a fianco di ciò che sostenevano che Israele e i nazisti avessero in comune, incluso il fatto che i due “espulsero milioni di persone dalle loro case” e “applicarono punizioni collettive”.
Mohamed – che è padre di tre figli oltre alle due figlie top model – ha espresso apertamente la sua posizione sul conflitto in corso a Gaza da quando Hamas ha effettuato il suo primo attacco il 7 ottobre.
Il 20 ottobre ha dichiarato tramite Instagram che “niente [has] cambiato” poiché anche lui e i suoi genitori erano rifugiati.
“Avevo 9 giorni quando sono diventato rifugiato ai confini siriani”, scrisse all’epoca Mohamed, 74 anni.
Gigi ha anche parlato dello spargimento di sangue che continua a svolgersi, definendo il conflitto una “tragedia ingiustificabile” sia per gli israeliani che per i palestinesi.
“Il terrore di persone innocenti non è in linea con e non fa nulla di buono per il movimento ‘Palestina Libera'”, ha scritto il 10 ottobre.
“Anche se ho speranze e sogni per i palestinesi, nessuno di essi include il danno arrecato a una persona ebrea”.
Poco dopo, Gigi ha anche ricondiviso un’infografica sulla sua storia su Instagram – anch’essa ripubblicata da suo padre – che diceva: “Non c’è nulla di ebraico nel trattamento dei palestinesi da parte del governo israeliano.
Per ulteriori informazioni su Page Six che ami…
“Condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas”.
Tuttavia, il governo israeliano non ha preso di buon occhio la sua ripubblicazione e ha deciso di condannare online la 28enne.
“Non c’è nulla di coraggioso nel massacro degli israeliani da parte di Hamas”, si legge nelle rispettive infografiche. “Condannare Hamas per ciò che è (ISIS) non è anti-palestinese e sostenere gli israeliani nel loro diritto contro i barbari terroristi è la cosa giusta da fare”.
La pagina Instagram gestita dal governo ha continuato a rimproverare Gigi, chiedendo retoricamente se le sta “bene chiudere un occhio sui bambini ebrei massacrati nelle loro case?”
Il conflitto a Gaza tra israeliani e palestinesi è in corso ed è ampiamente dibattuto ormai da quasi mezzo secolo.
Da quando sono scoppiati gli attacchi all’inizio di questo mese, migliaia di palestinesi e israeliani sono morti da entrambe le parti.
Anche se il primo attacco dopo anni è stato effettuato da Hamas, organizzazione ritenuta terroristica, è ampiamente dibattuto chi, se c’è qualcuno, abbia ragione in questa guerra così ricca di sfumature.